Onoriamo il Lupo, per noi è un animale veramente Sacro. Soprattutto se parliamo di finanza

Senza nulla voler togliere allo zio d’America Sunkmanitu Tanka ed alle sue coreografiche tradizioni iniziamo con un riferimento al nostro lupo oggi presente in circa un migliaio di esemplari diffusi tra Appennino marsicano, Toscana e alto Lazio, Aspromonte, Alpi Maittime e Dolomiti con qualche sconfinamento in Francia e Svizzera. Il germoplasma del nostro Lupo come esemplare codificato origina nel 1966 da un cucciolo nato dall’incrocio tra un pastore tedesco (non sappiamo se luterano) ed una lupa selvatica proveniente dall’Appennino laziale.
Se la gente sapesse quali sono le vere modalità comportamentali del Lupo bandirebbe la frase homo homini lupus: magari gli esseri umani si comportassero come i lupi con i loro simili!
Bene, detto questo aggiungiamo che non ci piace quando gli squali della finanza si travestono da lupi per poi travestirsi da agnelli. Oltretutto equoecobiobausolidalsostenibili
, e proprio per questa ragione abbiamo titolato Se Mangiafuoco addobba il carro con le luci della finanza sostenibile, un breve scritto pubblicato questa mattina sulla nostra pagina Fb.Cesec-CondiVivere 2014.10.20 Mangiafuoco della finanza sostenibileSi è concluso, almeno per quanto ci riguarda, il Forum per la Finanza Sostenibile. Abbiamo visto quello che dovevamo vedere, detto quello che dovevamo dire ma soprattutto annusato un odore che avremmo preferito non sentire.
Non ci sono piaciuti i toni paludati, saccenti, supponenti. Non ci sono piaciuti i sorrisi a 96 denti splendenti d’acciaio su tre file. Non ci è piaciuto il tono da accademici illuminati, tanto per cambiare da guru della finanza, questa volta eticobiobau. Saremo reattivi? Dobbiamo osservare meglio dentro di noi perché certe cose ci risuonano? Si, è vero, ci risuonano ferite dell’infanzia… chissà perché ci sono venuti in mente fatti accaduti nel 1969, quando migliaia di risparmiatori che avevano investito nell’allora Montedison si sono ritrovati in mano carta straccia (si può dire da culo?), quando si scoprì che le Cartelle Fondiarie dell’allora Cariplo non erano legate a nessun tipo di fondo inteso come appezzamento di terreno: Ah ma noi non l’avevamo mai detto…, quando iniziò l’attività, immediatamente osteggiata dai santuari della finanza tradizionale, di un certo ingegner Orazio che aveva inventato la macchina per far soldi grazie ad un meccanismo che, anni più tardi – all’epoca d’oro di panino e listino – si sarebbe chiamato con una parola magica: cartolarizzazione. Peccato che quel meccanismo dirottasse, sottraendolo, il denaro dei risparmiatori dalle banche: Anatema! Noi che allora giocavamo ancora con la Barbie, il G.I. Joe e i trenini Märklin e Rivarossi, certe cose le abbiamo sapute, e comprese, solo molto tempo dopo. E’ stato dopo che abbiamo saputo dell’esistenza di quello che chiamavate parco buoi… ed ora come lo chiamate, parco illusi ecosolidali?
Cosa credevate Signori, che perché ci presentiamo con il maglioncino, pur se di Boggi o Bardelli, anziché con la cravatta veniamo giù con la piena? Come disse Jack Nicholson in Codice d’Onore: “Hai scelto il Marine sbagliato“…
Cesec-Condivivere 2014.10.20 Squali della finanza sostenibileNon siamo in grado di stabilire se e in quale misura siamo finanziariamente etici e sostenibili, secondo quelli che sono diventati i parametri ufficiali. Dei quali, sinceramente, non ci frega il classico beneamato cazzo perché sono artefatti, e possiamo dimostrarlo. Ma per quanto attiene al nostro piccolo mondo di Amélie dove ci piace vivere abbiamo ancora una volta dimostrato a noi stessi di avere gli attributi e di non essere in vendita. E nemmeno in fistfactoring o in fuckleasing.
Però di una cosa, che avevamo dapprima compreso o se preferite sentito, siamo certi: la finanza, quella vera, quella con i denti a sciabola, si è appropriata dell’ecosostenibilità, della sostenibilità e della solidarietà, con la complicità di coloro che preferiscono usare il termine collettivo al posto di pubblico e nelle retrovie stanno scaldando i motori delle loro Kooperativistiche und Onlusaistische Panzer Divisionen
Indossando il vestitino etico e solidale si sta preparando l’ennesimo atto sodomitico ai danni dei risparmiatori. Non stiamo farneticando: alcune cooperative edilizie che promettevano comunità residenziali in cohousing in autocostruzione lo hanno già dimostrato. Una per tutte: Alisei..
Abbiamo fatto ciò che era nostro dovere fare affinché non rimanessero margini di dubbio circa la supposta (appunto…) eticità di una certa finanza e, pur nella limitata potenza della nostra voce, possiamo lanciare un monito: attenzione a chi, con retrostante pabulus politico, irretisce, seduce, indora pillole di ecosolidarietà finanziaria, perché vuole solo avere il controllo anche di quelle realtà, per portarvi l’acqua del proprio mulino fatto di drenaggio di denari pubblici, clientele, commissioni, carrozzoni, compagnie circensi, osservatòri e corte canterina varia.
Iniziativa privata. Iniziativa privata. Iniziativa privata. Non ci stancheremo mai di affermarlo.
E questo è quanto.
Giusto per concludere, un rimando: Attenti! ora la finanza speculativa si traveste di verde, che riportiamo qui sotto anche in formato immagine, non si sa mai che lo cancellino.Cesec-CondiVivere 2014.10.20 Attenti alla finanza sostenibileE’ l’attenta analisi di una minaccia che andrebbe solo ad impoverire e beffare ulteriormente i cittadini oltre che, come sempre, ad arricchire le banche. Leggetela.

Alberto C Steiner