Convegnite, una malattia dura da debellare

Un caro amico di Milano ha chiesto recentemente certa documentazione storica ad un’università statunitense, con la quale non ha mai intrattenuto rapporti né di studio né di lavoro.
Alla prima ed alla seconda email inviate hanno fatto seguito, il giorno successivo, altrettante risposte con in allegato quanto richiesto.
Esaminata la documentazione e ritenuto di approfondire la ricerca, l’amico ha inviato una richiesta articolata e complessa. Un’ora dopo gli ha risposto personalmente il rettore ringraziandolo per l’attenzione dedicata all’università ed al suo fondo documentario.
Non commento. Chiunque conosca il panorama universitario italiano può trarre agevolmente le proprie conclusioni.CC 2015.01.28 NA 001Ciò premesso, Dopo Parigi, l’Islam in Europa sarà il tema di un convegno che avrà luogo lunedì 2 febbraio a Palazzo Du Mesnil, presso il rettorato dell’università Orientale di Napoli.
Si argomenterà di come affrontare la questione della sicurezza in Europa dopo gli attentati di Parigi, in special modo ove i terroristi siano cittadini europei, operanti in Europa o arruolati nei paesi islamici.
Si discetterà di ripensare il discorso di confronto – tra polizia e terroristi, tra Occidente e Islam – oltre che di riformulare significante e significato di coesistenza, conflitto, appartenenza, al fine di pervenire ad una nuova concettualizzazione di pace e guerra.
Domande che, come evidenzia la presentazione del convegno a cura di Mediterranean Affairs, saranno al centro del workshop e saranno affrontati in vista della loro urgenza e sulla loro base giuridica, politica, economica e culturale.CC 2015.01.28 NA 002Cotanta messe di argomentazioni lascia supporre la presenza del Presidente dell’Unione Europea, di ministri dell’interno, responsabili di intelligence e specialisti a vario titolo.
E invece no. Dopo la prolusione tenuta dal Rettore Elda Morlicchio,  le argomentazioni saranno affrontate da:
Rossella Bonito Oliva, ordinario presso il Dipartimento di Filosofia e Politica
Giuseppe Cataldi, pro-rettore
Lea Nocera, ricercatrice a tempo determinato ed insegnante di lingua e letteratura turca
Rosario Sommella, professore straordinario di Geografia economico-politica presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Roberto Tottoli, Direttore del Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo
Paolo Wulzer, del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali.
Sono certo che il pubblico non mancherà. A parte persone, come scriveva Fortebraccio, molto note, soprattutto fra loro, mi chiedo in quale percentuale sarà formato da studenti in predicato di esami, tesi e tesine ai quali sarà stata amichevolmente consigliata la partecipazione.

ACS

Hai l’allarme anti-terremoto attaccato al muro? Bene, ora puoi attaccarti al tram

Al momento non sappiamo se sarà disponibile in ogni casa grazie al contributo del Ministero della Paura.

            Antonio Albanese interpreta il Ministro della Paura

Antonio Albanese interpreta il Ministro della Paura

In ogni caso non è il primo e non sarà l’ultimo. Ma questo gode dell’appaggio di Finmeccanica, vale a dire del denaro dei cittadini contribuenti.
Sto parlando di SismAlarm, il sensore che con due tasselli si fissa a un muro portante di casa e, se intercetta un’onda primaria – quell’onda sismica che nei terremoti precede anche di 60 secondi quella distruttiva – di magnitudo superiore ai 3.2 gradi Richter suona e si illumina, consentendo a chi si trova in casa di uscire o di rifugiarsi sotto un tavolo.
Il dispositivo promette di svolgere anche un’altra funzione, la lettura dei danni: geolocalizzandosi tridimensionalmente, al momento dell’acquisto e dopo l’eventuale scossa, se rileva differenze anche minime nella sua posizione lo segnala, in modo che un rilievo tecnico possa evidenziare crepe o danni strutturali.
Per il bucato e le foto Kirlian, per ora, non è strutturato. Ma siamo giovani e abbiamo una vita davanti: non disperiamo in future migliorie.Cesec-CondiVivere 2015.01.21 SismAlarm 002Bene, ciò detto, il mio modesto parere tecnico è che si tratta di una minchiata. Comincio dal riferimento al muro portante, che è quanto meno ambiguo o, per essere chiaro, non significa nulla: nella maggior parte delle case viene adottata una tecnica costituita da travi, pilastri e solette portanti. Le mura, non casualmente dette tamponamenti, svolgono una funzione di puro riempimento e isolamento. Fissare quell’aggeggio alla parete di casa senza sapere se un muro è portante, senza avere la planimetria, il calcolo del ferro (che è vibrazionale) e senza l’aiuto di un tecnico porterà, in zone sismiche, ad avere tali e tanti di quei falsi positivi da rendere assolutamente inutile il coso, nel bugiardino del quale vi sarà sicuramente scritto che non si assumeranno responsabilità per un uso improprio.
Proseguo con la geolocalizzazione che rileva differenze di posizione. Potrà anche rilevare spostamenti di pochi centimetri, ma per un rilievo attendibile servono attrezzature ben più complesse di quelle che possono essere contenute nell’oggetto, e soprattutto molto più costose. E se un pilastro si sposta di qualche centimetro non serve nessun apparecchio per accorgersene: bastano i muri sconquassati.
Concludo con l’affermazione avverte del pericolo 60 secondi prima. E’ una puttanata. Il Δ di velocità fra onde P e S non è mai inferiore a 7 km/s, sette chilometri al secondo: significa che se ci troviamo in prossimità dell’epicentro, poniamo a 14 km giusto per dire un multiplo di 7, avremo solo 2, due, secondi di preavviso. A 140 km avremo solo 20 secondi, ma a quella distanza sarà difficile patire danni. Quindi, per arrivare ai famigerati 60 secondi, occorre una distanza di 420 km. A quella distanza leggeremo le notizie su twitter e i commenti sui social…
Ciò premesso costa 99 euro e lo si può trovare nei negozi di elettronica, bricolage e ferramenta. Da dicembre ha incassato un buon successo di vendita, e una segnalazione per pubblicità ingannevole promossa dalla Protezione Civile.Cesec-CondiVivere 2015.01.21 SismAlarm 003Della serie: piatto ricco mi ci ficco, l’idea è nata dopo il sisma che ha colpito l’Emilia, ed entro l’anno i suoi ideatori intendono trasformarlo in un sistema home security completo in grado di intercettare, oltre al rischio sismico, problemi alle tubature del gas ed agli impianti idrico ed elettrico  con servizio di chiamata automatica di pronto intervento, dall’idraulico ai vigili del fuoco. La società produttrice è stata contattata da numerose compagnie assicuratrici per la vendita in abbinamento a polizze assicurative a prezzi vantaggiosi: dispositivo, servizio e polizza, servizio completo insomma. Eccolo qui il vero business! Il tutto sotto l’egida di Finmeccanica, che ha in catalogo i prodotti di questa gente, e grazie alla quale l’azienda ha vinto un bando per controllare il rischio idrogeologico a Genova (sensori non ancora posizionati in quanto in attesa che i fondi necessari siano sbloccati) ed ha installato dispositivi per prevenire il rischio di crolli nel sito archeologico di Pompei.
Se la Superba è stata ormai devastata da alluvioni e frane, e ciao sensore, per Pompei possiamo stare decisamente più tranquilli: si teme che tra poco quel carrozzone chiuderà per sempre e non ci resterà che guardarci il filmato realizzato da un’università britannica.
Oltre che ad alimentare la fiera delle illusioni, consimili apparecchiature servono solo ad incrementare l’ansia.
E poi… corsi e ricorsi storici? Chissà. Mi ha colpito il fatto che l’azienda produttrice fosse di Rimini, la stessa città dove poco più di un decennio fa nacque Tucker, il tubo venduto a 800 euro con il sistema multilevel che posizionato sulla caldaia prometteva consistenti incrementi calorici e risparmi energetici ma che, alla prova dei fatti, si rivelò un tubo che non serviva a un tubo. Con corollario di fallimenti, risparmiatori truffati, denunce. Ricordo che a fine gennaio 2004 andai a periziare alcuni immobili in capo alla procedura, marcato a uomo da una stragnocc… ehm una funzionaria appioppatami dalla locale Associazione Industriali con l’evidente compito di impedirmi di parlare con chiunque. Fu un’esperienza indimenticabile. No, cosa avete capito? Indimenticabile perché trascorsi la notte, gratis et amore dei, anzi Confindustria, confinato come unico ospite nella Rocca di Gradara.

La rocca di Gradara - Fonte: Web

La rocca di Gradara – Fonte: Web

Unici altri esseri: la coppia di custodi e il cane. E una luna da spettacolo. Alle sette meno venti del mattino dopo mi affacciai alla bifora novello Giulietto: lei era là, era già là. Mi chiesi se avesse trascorso la notte all’addiaccio, fedele alla consegna.
Chissà, la Banca Popolare dell’Adriatico che mi aveva incaricato della perizia non esiste più, ma magari potrebbe capitarmi di ripetere l’esperienza. Questa volta, se non avrà impegni, mi porterò la mia Strega preferita. Chissà mai che Paolo e Francesca abbiano qualcosa da raccontarci…

Alberto C. Steiner

Reventino: la gente dice no all’eolico

Ben pochi sono gli italiani consapevoli di quanto siano elevati siano i danni causati dagli impianti eolici a paesaggio, ambiente naturale, all’avifauna rispetto al loro marginale contributo energetico, e in nome di non meglio definite magnifiche sorti e progressive nessuna eco giunge al pubblico della tragedia che si sta abbattendo sulle nostre bellezze naturali.Cesec-CondiVivere 2015.01.08 Eolico Reventino 001Il massiccio montuoso calabrese del Reventino rappresenta il prolungamento occidentale della Sila Piccola ed è oggetto di uno degli innumerevoli progetti eolici che interessano il Sud. Ma la comunità locale non ci sta e a Platania, comune in provincia di Catanzaro, ha costituito il comitato contro l’istallazione degli impianti eolici sulla dorsale del Reventino.Cesec-CondiVivere 2015.01.08 Eolico Reventino 002L’assemblea ha manifestato la volontà di opporsi al progetto che devasterà irreversibilmente il territorio arricchendo peraltro le solite imprese che, come con i rifiuti e l’acqua, hanno ben compreso che mettere le mani sulle cosiddette fonti alternative e rinnovabili vuol dire accaparrarsi una fetta consistente di mercato a discapito della salvaguardia del territorio e della salute umana.
I numeri, oltretutto, giocano a favore del buon senso: nel 2013 la Calabria ha prodotto un esubero di energia elettrica del 66% (dati Terna) e la gente si chiede pertanto che senso abbia realizzare impianti eolici che non porteranno giovamenti alle comunità locali, costrette anzi a pagare sulla bolletta Enel denaro che servirà solo a garantire l’esistenza di questi ecomostri.Cesec-CondiVivere 2015.01.08 Eolico Reventino 003Oltre ai rischi ambientali sussistono inoltre minacce alla salute, essendo da anni conclamata nella Pietra Verde del Reventino la presenza in percentuali significative di tremolite-actinolite, vale a dire di asbesto. La realizzazione di decine di pale eoliche comporterebbe sbancamenti e scavi di fondazioni interessanti proprio le aree dove è presente la pietra, esponendo lavoratori ed abitanti al rischio di contrarre tumori.
Il comitato si è espresso a favore di uno sviluppo del territorio che salvaguardi ambiente e paesaggio, valorizzando forme di autoproduzione delle comunità locali ed economie alternative per contrastare il saccheggio di risorse.
Il comitato porterà le proprie ragioni in assemblee itineranti che attraverseranno tutti i territori e le comunità interessate, per sviluppare forme di coinvolgimento attivo attraverso la partecipazione cosciente dal basso.

ACS

Vado a vivere da solo

Per molte persone le vacanze, ed in particolare quelle natalizie, costituiscono una tortura fatta di stucchevoli volemose bene, cene con perfetti sconosciuti che però affermano di essere parenti o, peggio, di convivenza forzata con un partner ormai ritenuto insopportabile.
A chi, vissute tali esperienze come una forma di annichilimento e maturato l’intento di andare a stare in solitudine, per sempre o per un po’, viene in aiuto il sito Ouest-France, emanazione di L’Edition du Soir, proponendo Ces lieux parfaits pour jouer à l’ermite, vale a dire quelli che ritiene siano i nove luoghi perfetti per isolarsi completamente dal mondo in strutture decisamente originali: le case in cui la felicità è sinonimo di calma, contemplazione silenziosa e solitudine degna di un asceta. Per giocare agli eremiti, appunto.
Ne ho scelti quattro che mi sembrano quelli più d’atmosfera.Cesec-CondiviVere 2015.01.07 Vado a vivere da solo 001Il primo si trova a Katshi, in Georgia, in pieno Caucaso: un luogo davvero ascetico dove una piccola chiesa del nono secolo domina un alto monolite calcareo, e dove vive un monaco solitario, disposto a ospitare nelle tre celle i novelli asceti.Cesec-CondiVivere 2015.01.07 Vado a vivere da solo 002Il secondo luogo si trova in Grecia, a Meteora: dei ventiquattro monasteri ortodossi che dal 1545 si ergono sui monti di Meteora solo sei sono ancora abitati. Gli altri sono disponibili, se non si soffre di vertigini…Cesec-CondiVivere 2015.01.07 Vado a vivere da solo 003E passiamo al terzo suggerimento: il rifugio svizzero di Solvay, gestito dal club alpino elvetico e che si trova a 4.000 metri d’altezza su un precipizio a nord-est del Cervino. Dieci letti ma niente acqua e niente riscaldamento.Cesec-CondiVivere 2015.01.07 Vado a vivere da solo 004L’ultimo tra quelli da me scelti si trova in Italia a cavallo delle regioni Lazio, Abruzzo e Molise. Che questa collocazione indefinita sia un segno, per non smentire i nostri itaGlici caratteri genetici che ci fanno tendere ad essere un po’ di qua, un po’ di là, ma se conviene anche quaelà, làequa e pure quaqquaraqquà? Chissà… In ogni caso si tratta dell’Eremo di San Michele, nei Monti della Meta, piccola catena montuosa con picchi di 2.000 metri.

ACS

Per chi volesse valutare anche le altre cinque opportunità trascrivo il link al sito francese: http://kiosque.leditiondusoir.fr/data/397/reader/reader.html#preferred/1/package/397/pub/398/page/15