Al momento non sappiamo se sarà disponibile in ogni casa grazie al contributo del Ministero della Paura.
Antonio Albanese interpreta il Ministro della Paura
In ogni caso non è il primo e non sarà l’ultimo. Ma questo gode dell’appaggio di Finmeccanica, vale a dire del denaro dei cittadini contribuenti.
Sto parlando di SismAlarm, il sensore che con due tasselli si fissa a un muro portante di casa e, se intercetta un’onda primaria – quell’onda sismica che nei terremoti precede anche di 60 secondi quella distruttiva – di magnitudo superiore ai 3.2 gradi Richter suona e si illumina, consentendo a chi si trova in casa di uscire o di rifugiarsi sotto un tavolo.
Il dispositivo promette di svolgere anche un’altra funzione, la lettura dei danni: geolocalizzandosi tridimensionalmente, al momento dell’acquisto e dopo l’eventuale scossa, se rileva differenze anche minime nella sua posizione lo segnala, in modo che un rilievo tecnico possa evidenziare crepe o danni strutturali.
Per il bucato e le foto Kirlian, per ora, non è strutturato. Ma siamo giovani e abbiamo una vita davanti: non disperiamo in future migliorie.Bene, ciò detto, il mio modesto parere tecnico è che si tratta di una minchiata. Comincio dal riferimento al muro portante, che è quanto meno ambiguo o, per essere chiaro, non significa nulla: nella maggior parte delle case viene adottata una tecnica costituita da travi, pilastri e solette portanti. Le mura, non casualmente dette tamponamenti, svolgono una funzione di puro riempimento e isolamento. Fissare quell’aggeggio alla parete di casa senza sapere se un muro è portante, senza avere la planimetria, il calcolo del ferro (che è vibrazionale) e senza l’aiuto di un tecnico porterà, in zone sismiche, ad avere tali e tanti di quei falsi positivi da rendere assolutamente inutile il coso, nel bugiardino del quale vi sarà sicuramente scritto che non si assumeranno responsabilità per un uso improprio.
Proseguo con la geolocalizzazione che rileva differenze di posizione. Potrà anche rilevare spostamenti di pochi centimetri, ma per un rilievo attendibile servono attrezzature ben più complesse di quelle che possono essere contenute nell’oggetto, e soprattutto molto più costose. E se un pilastro si sposta di qualche centimetro non serve nessun apparecchio per accorgersene: bastano i muri sconquassati.
Concludo con l’affermazione avverte del pericolo 60 secondi prima. E’ una puttanata. Il Δ di velocità fra onde P e S non è mai inferiore a 7 km/s, sette chilometri al secondo: significa che se ci troviamo in prossimità dell’epicentro, poniamo a 14 km giusto per dire un multiplo di 7, avremo solo 2, due, secondi di preavviso. A 140 km avremo solo 20 secondi, ma a quella distanza sarà difficile patire danni. Quindi, per arrivare ai famigerati 60 secondi, occorre una distanza di 420 km. A quella distanza leggeremo le notizie su twitter e i commenti sui social…
Ciò premesso costa 99 euro e lo si può trovare nei negozi di elettronica, bricolage e ferramenta. Da dicembre ha incassato un buon successo di vendita, e una segnalazione per pubblicità ingannevole promossa dalla Protezione Civile.Della serie: piatto ricco mi ci ficco, l’idea è nata dopo il sisma che ha colpito l’Emilia, ed entro l’anno i suoi ideatori intendono trasformarlo in un sistema home security completo in grado di intercettare, oltre al rischio sismico, problemi alle tubature del gas ed agli impianti idrico ed elettrico con servizio di chiamata automatica di pronto intervento, dall’idraulico ai vigili del fuoco. La società produttrice è stata contattata da numerose compagnie assicuratrici per la vendita in abbinamento a polizze assicurative a prezzi vantaggiosi: dispositivo, servizio e polizza, servizio completo insomma. Eccolo qui il vero business! Il tutto sotto l’egida di Finmeccanica, che ha in catalogo i prodotti di questa gente, e grazie alla quale l’azienda ha vinto un bando per controllare il rischio idrogeologico a Genova (sensori non ancora posizionati in quanto in attesa che i fondi necessari siano sbloccati) ed ha installato dispositivi per prevenire il rischio di crolli nel sito archeologico di Pompei.
Se la Superba è stata ormai devastata da alluvioni e frane, e ciao sensore, per Pompei possiamo stare decisamente più tranquilli: si teme che tra poco quel carrozzone chiuderà per sempre e non ci resterà che guardarci il filmato realizzato da un’università britannica.
Oltre che ad alimentare la fiera delle illusioni, consimili apparecchiature servono solo ad incrementare l’ansia.
E poi… corsi e ricorsi storici? Chissà. Mi ha colpito il fatto che l’azienda produttrice fosse di Rimini, la stessa città dove poco più di un decennio fa nacque Tucker, il tubo venduto a 800 euro con il sistema multilevel che posizionato sulla caldaia prometteva consistenti incrementi calorici e risparmi energetici ma che, alla prova dei fatti, si rivelò un tubo che non serviva a un tubo. Con corollario di fallimenti, risparmiatori truffati, denunce. Ricordo che a fine gennaio 2004 andai a periziare alcuni immobili in capo alla procedura, marcato a uomo da una stragnocc… ehm una funzionaria appioppatami dalla locale Associazione Industriali con l’evidente compito di impedirmi di parlare con chiunque. Fu un’esperienza indimenticabile. No, cosa avete capito? Indimenticabile perché trascorsi la notte, gratis et amore dei, anzi Confindustria, confinato come unico ospite nella Rocca di Gradara.
La rocca di Gradara – Fonte: Web
Unici altri esseri: la coppia di custodi e il cane. E una luna da spettacolo. Alle sette meno venti del mattino dopo mi affacciai alla bifora novello Giulietto: lei era là, era già là. Mi chiesi se avesse trascorso la notte all’addiaccio, fedele alla consegna.
Chissà, la Banca Popolare dell’Adriatico che mi aveva incaricato della perizia non esiste più, ma magari potrebbe capitarmi di ripetere l’esperienza. Questa volta, se non avrà impegni, mi porterò la mia Strega preferita. Chissà mai che Paolo e Francesca abbiano qualcosa da raccontarci…
Alberto C. Steiner