Ti lascio Bio

Semplicemente magistrale. Il bio di maniera, il bio dell’ignoranza, il bio ecochic demolito a colpi di risate. Leggetelo qui ma soprattutto ascoltatelo e guardatelo qui.CC 2016.05.30 Ti lascio bioE questo è un estratto.
Hai messo la giacca buona, quella in fibra vegetale e te ne sei andato nei salotti-bene, eh, bastardo d’un Bio.
Sei entrato come una rockstar, alle feste, negli home-restaurant, nei fusion bistrot, nei vegan bakery, nei veggie burger, nei meltin pepper, nel fucking crumble e in mille altre stronzate che non so minimamente cosa significhino.
Bio…eri il mercato del giovedì, il vecchio al bar, la zappa che ti faceva venire le vesciche con le bolle d’acqua, che sembravi un paziente di Madre Teresa di Calcutta.
E ora?!
E ora Bio, che ci fai nella boutique a Parigi con le tue foglie lucidate una per una?!
Hai fatto i soldi a colpi di germogli tibetani, di caprette pettinate coi prodotti Kerastase e fotografate da Tim Walker.
Sei diventato ricco con la farina di Kamut, eh?
Mi hai rotto il cazzo Bio.
I contadini…
I contadini mi hanno detto che se ti beccano, caro Bio, ti mettono il forcone nel culo e girano fino a quando non fuoriesce il centrifugato della tua ignoranza, Bio, anzi l’estrazione a freddo.
Ti lascio Bio, mi hai delusa tu e tutti i mercatini con gli artisti di strada e gli artigiani vestiti da folletti.
Tu e i tuoi certificati NO OGM che l’Europa vende a caro prezzo.
Tietteli stretti i tuoi bollini verdi e facci la raccolta di pentole al supermercato.
E’ finita.
Vai a morire ammazzato Bio.

Alberto C. Steiner

Ti lascio Bioultima modifica: 2016-05-30T12:52:27+02:00da cesec
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