Campo di Brenzone: e adesso, pover’uomo?

Venimmo ricevuti con estrema gentilezza, ma non cavammo un ragno dal buco. Formulammo una proposta di recupero che valorizzasse il borgo, le sue caratteristiche, gli uliveti ed il patrimonio contadino ed artigianale: fummo ignorati.
Chiedemmo nel nostro modo finto-ingenuo come mai le cose non si sbloccassero: fummo derisi.Cesec-CondiVivere 2015.04.02 Campo di Brenzone 001Oggi leggiamo sul quotidiano veronese L’Arena che il Comune di Brenzone pretende che la Fondazione restituisca il borgo abbandonato di Campo, un gioiello risalente all’XI Secolo arroccato sulle pendici del Garda (La Fondazione deve restituire Campo al Comune).
750mila euro che non si sa che fine abbiano fatto, il presidente della fondazione che da tempo deve rendere conto di come siano stati spesi denari pubblici, ma soprattutto una cartella esattoriale di 883mila euro in arrivo per incongruenze e negligenze amministrative e fiscali.
Se non succede qualcosa il conto graverà sui cittadini di Brenzone. Ed è possibile che il borgo vada all’asta, pena la bancarotta.
E addio polentate, presepi e rievocazioni gratis et amore dei organizzate dal gruppo che a chiacchiere afferma di voler recuperare il borgo…
Questi gli articoli che abbiamo scritto su questo blog:
3 ottobre 2014 – Campo di Brenzone: una perla abbandonata sul Garda
31 gennaio 2014 – Campo: una petizione per salvare le antiche mulattiere
21 novembre 2013 – Campo di Brenzone: le nostre idee per il suo recupero
21 novembre 2013: Campo di Brenzone: una gemma il cui recupero non parte mai
Ok, noi siamo qui. E questa volta proprio come avvoltoi: aspettiamo che la carogna si decomponga prima di saltarle addosso. E per il quantum ne parliamo a saldo e stralcio.

Alberto C. Steiner