Nel borgo di Chiaravalle una casa per donne vittime di violenza

Riportiamo questa notizia poiché a nostro parere l’iniziativa si situa a pieno titolo nel concetto di CondiVivere, in questo caso una nuova qualità della Vita improntata alla speranza.Cesec CV 2014.04.07 Chiaravalle casa per donne 001Nell’antico borgo di Chiaravalle Milanese l’edicola che ospita un’immagine della Madonna, posta alla confluenza tra le vie Sant’Arialdo e San Bernardo, sembra vigilare su un edificio risalente agli anni Venti del secolo scorso e che un tempo ospitava una scuola materna, ed in seguito un oratorio.
Dismessa quell’ultima funzione l’edificio rimase per lungo tempo abbandonato finché non venne concesso in uso ad un’associazione di volontariato il cui scopo era quello di accogliere detenuti in misura alternativa, ex-detenuti ed alcune ragazze madri straniere.
Successivamente l’edificio venne posto sotto la responsabilità della Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi assistiti da Fondazione Cariplo per le incombenze economiche.
Nella casa di via San Bernardo verrà attuato il progetto Ricomincio da Me, che prevede di aprire presto un luogo di accoglienza protetta per donne vittime di stalking o violenza domestica, anche con figli minori a carico.
La struttura potrà ospitare venti donne inviate dalla magistratura, che verranno seguite nel loro percorso di rinascita da un team di professionisti  per un periodo fino a sei mesi.
La Fondazione Fratelli di San Francesco è una presenza istituzionale a Milano, poiché gestisce sin dal 1999 centri di accoglienza, mense, docce e guardaroba per poveri, dormitori, asili nido, convitti e centri di formazione per persone disagiate, nonché servizi sociosanitari rivolti in particolare agli anziani e agli emarginati.Cesec CV 2014.04.07 Chiaravalle casa per donne 002Un altro passo verso la soluzione di situazioni di degrado nel quartiere di Chiaravalle, in particolare in questa piazzetta che con l’edicola votiva e  il laghetto costituisce la porta d’ingresso e il biglietto da visita del borgo di Chiaravalle.

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Acqua nascosta: il vero spreco è lì

Dello spreco idrico abbiamo parlato in diverse occasioni. Naturalmente l’acqua, in senso stretto, non viene sprecata poiché il suo percorso è immutabile. Parlando di spreco intendiamo perciò indicare quel quantitativo di risorse idriche dissipato in attività non strettamente necessarie alla vita umana, ovvero che abbisogna di costosi sistemi di depurazione per ritornare ad essere utilizzabile per l’alimentazione umana, per l’agricoltura e per qualsiasi altra attività.KL Cesec 2014.04.07 Acqua nascosta 001Ciò premesso, il quantitativo di OroBlu consumato quotidianamente pro-capite, specialmente nel nostro mondo che ancora non riesce ad affrancarsi  da criteri di benessere e spreco, e non tanto necessario per lavarsi, bere o cucinare, ma necessario per portare in tavola cibo ed oggetti di uso quotidiano e definito come “acqua nascosta“, è enorme.
Si dice che un’immagine valga più di mille parole, ed infatti abbiamo scovato un video, interessante proprio perché elementare nelle sue modalità esplicative, nel quale l’information designer Angela Morelli spiega cosa significhi acqua nascosta e fornisce alcuni consigli per ridurre gli sprechi.
Per parte nostra, e senza nulla voler togliere alla validità didattica del video, riteniamo che il consumo di risorse idriche per la produzione di carne alimentare sia senza dubbio da considerare come una delle maggiori fonti di dissipazione. Ma non è né la sola né la principale: abbigliamento, manufatti, pigmenti e tutta una serie di oggetti di uso comune comportano uno spreco ben maggiore e, spesso, altrettanto inutile.KL Cesec CV 2014.04.07 Acqua nascosta 002La questione è ben altra. Piaccia o meno è una questione di numeri: dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi gli abitanti della Terra sono passati da tre a sette miliardi. La soluzione, pertanto, oltre che nel rimuovere le cause di spreco mediante azioni mirate, risiede nella consapevolezza che, in base alle risorse disponibili, non possiamo continuare a moltiplicarci come conigli. Persino alcuni paesi islamici hanno compreso questo concetto ed hanno attuato programmi di educazione al controllo demografico.

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Il filmato è visibile all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=KqIQkO-66tA