Non siamo animalisti, allo stesso modo in cui non siamo isti di nulla, riteniamo però che CondiVivere riguardi innumerevoli aspetti di quello che ci piace definire vivere bene insieme. Prendiamo perciò le mosse da un esempio niente affatto eccessivo ma utile per chiarire il concetto: il traffico di sostanze stupefacenti è reato. Lapalissiano. Ma se ciò ha consentito a molte organizzazioni criminali di accumulare vere e proprie fortune è in ragione della domanda di chi ne fa uso.Allo stesso modo è reato il traffico di cuccioli. Ma se molte persone senza scrupoli lo compiono, ritenendolo redditizio, è perché esiste una consistente richiesta di acquirenti altrettanto senza scrupoli, o quanto meno con le fette di prosciutto sugli occhi. Ma oggi, per citare lo storico Teorema Di Pietro, non è più possibile non sapere: ne parlano giornali e televisione, riferendo di veri e propri scandali come quello recentemente emerso a San Giuliano Milanese, l’Operazione Maky – dal nome di uno dei cuccioli trovato quasi morente e poi salvato – svolta dalla Forestale sotto la direzione della Procura di Lodi che ha visto il sequestro di 88 esemplari provenienti da Ungheria e Slovenia in contenitori di cartone o gabbie per polli stipati nei bagagliai di auto di grossa cilindrata. Tra gli arrestati anche un veterinario.
Migliaia di cuccioli vengono importati clandestinamente dall’Europa dell’Est e nella quasi totalità dei casi si tratta di esserini provenienti da allevamenti lager, veri e propri cucciolifici che cedono sottoprezzo animali di soli 35 giorni, che nelle vetrine dei negozi di animali vengono spacciati per cuccioli di due mesi. E molto spesso coloro che si occupano di tale traffico sono gli stessi che prosperano con il traffico di cani da combattimento. Quindi, tanto per chiamare le cose con il loro nome, mafia.Allevati in condizioni igieniche e psichiche agghiaccianti, partoriti da madri fatte figliare ad ogni calore, se sopravvivono, senza la benchè minima selezione relativamente a salute e carattere, portatori di tare ereditarie anche nascoste, geni recessivi non sempre visibili, strappati dalla cucciolata così piccoli che il loro sistema immunitario non è ancora in grado di proteggerli, privi di vaccinazioni ma, se anche le avessero, sarebbero premature e quindi vane perché se fatte troppo presto contrasterebbero il colostro materno. Molto spesso sono portatori di malattie che nel nostro Paese sono state debellate da anni, non pochi sono già affetti da cimurro, parvovirosi ed altre malattie con percentuale di mortalità altissima. Quelli che non le hanno le contraggono durante il viaggio.
Attraversano mezza Europa stipati in mezzi di trasporto inadeguati e in condizioni igieniche letali con il risultato che per i più sfortunati la conseguenza è la morte, tanto non importa se non sopravvivono tutti, costano così poco che la perdita non ha un peso economico tale da cambiare le condizioni di viaggio. Spesso sono soggetti a maltrattamenti e, non avendo avuto modo di imparare dalla mamma il linguaggio e dai fratellini le dinamiche del gioco, del morso, dei segnali di calma, recano problematiche psicologiche: alcuni di loro diventeranno timidi, altri saranno problematici, ansiosi, con aggressività conspecifica ed intraspecifica, vale a dire con altre specie: per quanto ci riguarda l’uomo.
Questi cuccioli arrivano in territorio italiano e hanno già pronti il microchip, i documenti, le vaccinazioni in modo da sembrare nati in Italia, vengono imbottiti di immunoglobuline che posticipano i sintomi delle malattie, che magicamente insorgeranno qualche giorno dopo il termine della garanzia. Gli acquirenti più decisi potranno al più ricevere in cambio un nuovo cucciolo, come se fosse merce fallata da sostituire.
Se è vero che spetta alle forze dell’ordine sventare questi tentativi criminosi di lucrare sugli animali, è però altrettanto evidente come attenga alla responsabilità delle persone che acquistano un cucciolo assicurarsi che esso sia stato allevato regolarmente e che sia giunto in Italia nel rispetto della legge, anziché rendersi quantomeno complici del prosperare di una prassi largamente delittuosa.
Un’alternativa esiste: comprare solo in negozi universalmente considerati affidabili, o scegliere l’adozione in un canile o gattile piuttosto che l’acquisto. Ci sono tanti pets in attesa di una famiglia che si prenda cura di loro, tantissimi cani e gatti che è possibile trovare facilmente grazie a numerosi siti presenti su Internet, che ormai da diverso tempo fanno registrare migliaia di felicissime adozioni.
Da ultimo una domanda: come mai gli appartenenti a certi tanto agguerriti movimenti animalisti, per intenderci pacifisti a chiacchiere non violenti che non esitano a minacciare anche pesantemente chi non la pensa come loro e che un nostro amico sardo chiama animalardi, non si sono mai sentiti esprimere su questo argomento il loro pensiero con i consueti minacciosi toni da stadio?
Ed ora, a contraltare di una notizia brutta, una segnalazione più che gradevole: è nato Balzoo, il Banco Alimentare Zoologico.
Questa iniziativa a favore degli animali, ma anche a sostegno degli umani che in questi tempi di crisi non riescono più a mantenere i propri quattro zampe, non poteva che nascere a Milano. La sua missione è quella di raccogliere cibo per donarlo ad animali abbandonati ospiti di canili e gattili, ma anche per destinarlo alle persone in difficoltà economiche con animali domestici, nonché agli ospiti delle strutture di accoglienza che hanno con sè degli animali.
Balzoo si estenderà presto in tutta Italia grazie a una collaborazione con i City Angels, i volontari di strada presenti in 18 città.
Le donazioni di privati o aziende possono avvenire in natura o in denaro, e contribuiscono a sfamare tantissimi animali in tutta Italia. Per saperne di più è possibile visitare il sito Balzoo.it.
Anima in Cammino