L’autobus del futuro è interattivo

Si chiama Willie, quasi come Un amico da salvare o come il simpatico fuco fancazzista amico dell’Ape Maia, anche se a nostro avviso non ha nulla di amichevole, lo troviamo anzi temibile. E’ un autobus articolato lungo 18 metri pensato per il circuito urbano e potrebbe incombere sulle nostre strade in un futuro nemmeno troppo lontano.
La tecnologia che presiede alla sua ideazione esiste già: si tratta di disseminare le fiancate del veicolo di schermi LCD trasparenti touchscreen, attualmente prodotti in serie ed utilizzati per numerosissime applicazioni.KL Cesec 2014.01.28 Willibus 001In questo modo finirebbero in cantina le pubblicità realizzate su supporti cartacei e con pellicole microforate, perché gli autobus del futuro sarebbero ricoperti di schermi, trasformando il veicolo in un mezzo che non si limita a trasportare passeggeri bensì a riportare su di sè indicazioni stradali sul percorso, ultime notizie, informazioni di intrattenimento, bollettino meteo, stampa e copertura televisiva, informazioni turistiche presentate in maniera accattivante, condizioni del traffico, e naturalmente la pubblicità dimensionata come su un cartellone, però dinamica, multimediale e interattiva.

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Willie è stato definito “un concept interessante che utilizza le nuove tendenze della tecnologia per trasformare i paesaggi della città e fornire un ulteriore ragione per muoversi in città“. Per trasformare i paesaggi della città? Aiuto!
L’idea, definita progetto avveniristico, è da attribuire a tale Tad Orlowski, a sua volta definito designer, relativamente al quale siamo riusciti a scoprire – oltre al bus Willie per ora fortunatamente solo allo stadio di rendering dinamico – soltanto un sito che raffigura modelli ignudi fino alla cintola in pose da machos fatali.KL Cesec 2014.01.28 Willibus 002E veniamo alle nostre considerazioni.
Nulla sappiamo circa ciò che, in materia di sicurezza attiva e passiva, prenderà il posto delle fiancate in lega o policarbonato, sappiamo però che in caso di urto il fatto che si sviluppi un incendio con emissione di gas tossici non è una possibilità, è una certezza.
Ci immaginiamo inoltre noi stessi che, per conoscere la direzione dell’autobus e gli eventuali punti di interscambio ci mettiamo a guardare sulla sua fiancata nei circa 10 secondi in cui è fermo alla fermata… No, non ci sembra un’evoluzione ma solo un’abuso tecnologico, fatto perchè fa tanto figo.
Mica è finita. Non ci sono più le Prinz verdi ed i relativi conducenti con cappello, ma i rimbambiti sulle Strade d’Italia sono aumentati in maniera esponenziale:
Amo guarda, i nuovi orecchini di Marmellato! Dove? Dove? Dove? Ahhhh! #Crash!#
E, giusto per finire: evidentemente non bastavano i monitor che ci ammorbano in stazioni ferroviarie e metropolitane, i pannelli Lcd che incombono su vie e piazze, le musiche a palla che fuoriescono da store di vario genere per contribuire al rincoglionimento di massa, all’anestesia tendente a mantenere inalterato il sonno del popolo bue.

Malleus