Tra Ceno e Taro, ma solo per chi ha gambe, fiato, Amore e Rispetto

Stiamo finalmente tornando alla consapevolezza che la montagna non è un oggetto nazionalpopolare accessibile per diritto divino e carta di credito, ma solo per capacità di gambe, fiato, amore e rispetto.
In questo senso ci piace il gruppo Guide Ambientali Escursionistiche delle valli del Taro e del Ceno, formato da esperti appassionati muniti delle necessarie abilitazioni rilasciate dall’AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, che con passione e competenza organizza escursioni nei posti più sperduti e meno noti dell’Appennino Emiliano, in particolare fra le province di Piacenza e Parma.
Per l’8 marzo hanno organizzato: Luoghi perduti della Val Ceno, le cascate di Brazza e i villaggi dispersi della val Noveglia e, per il giorno successivo, L’altra parte della val Mozzola. Ma, a parte la ciaspolata di fine inverno fissata per domenica 23 marzo, l’itinerario più interessante tra quelli proposti per le prossime settimane è, a nostro avviso, quello fissato per sabato 12 aprile: La Cascata dell’Aquila, lungo i sentieri di caccia dell’uomo preistorico.KL Cesec CV 2014.03.05 Cascata dell'AquilaL’escursione origina dal passo delle Pianazze si sviluppa lungo il crinale che divide le province di Piacenza e Parma per poi inoltrarsi nella valle del torrente Lardana, fino a raggiungere l’abitato di Cassimoreno, sull’Appennino piacentino, per entrare nell’ambito protetto del Monte Ragola attraversando una spettacolare faggeta ancora accesa dai colori autunnali e raggiungere infine le pendici del monte Camulara dove, nell’enorme distesa di pietre lavorate dal tempo, precipita la Cascata dell’Aquila.
Emozionante la vista della Rocca dell’Aquila, un’imponente rupe nera ofiolitica che incombe dall’alto dei suoi oltre 100 metri!OLYMPUS DIGITAL CAMERASulla via del ritorno si sosterà al Lagazzo, una torbiera residua di un antico lago ora interrato, sulle cui rive si muoveva l’uomo del mesolitico e dove recentissimi scavi hanno portato alla luce un accampamento preistorico di 30.000 anni fa, tra i più antichi dell’intero Appennino.KL Cesec CV 2014.03.05 Mesolitico PiacenzaDurante l’escursione sarà possibile avvalersi delle conoscenze di Stefano Segadelli, geologo della regione Emilia Romagna ed egli stesso Guida Ambientale Escursionistica.
L’escursione non è alla portata di chiunque svolgendosi lungo itinerari impervi e scarsamente antropizzati, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza particolari pericoli ma percorribili solo da persone sufficientemente allenate ed in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini e che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico. Ci piace pertanto che le guide si riservino di escludere prima della partenza chiunque non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento, ai fini della tutela della sicurezza della persona stessa e di quella del gruppo. E anche della tranquillità dei partecipanti, aggiungiamo noi, che non si devono così sorbire le lagne di rompipalle sfiniti perché credevano di partecipare alla gita dell’oratorio.
Perché è ora di riscoprire che la montagna non è un oggetto nazionalpopolare accessibile per diritto divino e carta di credito, ma solo per capacità di gambe, fiato, amore e rispetto.

Malleus