A 31: Questa autostrada s’ha da fare. Parola di ministro.

Riprendo la cronaca di un avvenimento riportato ieri dal quotidiano Il Mattino di Padova.
Non saranno trentatre trentini a fermare le magnifiche sorti e progressive, perché “Sarà pure una provincia autonoma, ma fino a prova contraria Trento è in Italia e non può bloccare un’opera strategica per la nazione e per l’Europa: nel prossimo Consiglio dei Ministri scavalcheremo ogni obiezione sulla Valdastico Nord” ha affermato il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, accorso l’altro ieri nel Rodigino per l’inaugurazione del nuovo tratto di Valdastico Sud che dal Polesine porta verso Vicenza.CC 2014.12.17 Valdastico 001E, con ineffabile bonomia, profonda coscienza ecologica e rispetto per la volontà popolare gli ha fatto eco il governatore della Regione Veneto Luca Zaia: “Tavoli inutili, al prossimo ci andrò con la motosega”. Bum.
Sono passati quarant’anni, ma è nel secondo decennio del ventunesimo secolo che la nuova autostrada, che viene definita A31 Nord, pare diventata fondamentale, un investimento imprescindibile.CC 2014.12.17 Valdastico 002Il 10 novembre scorso, in una riunione del CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il governo ha proposto di far ripartire il progetto superando, cancellandola con un colpo di spugna, la contrarietà espressa dalle comunità locali. Il governo ripartirebbe quindi dagli anni Settanta, cioè da Pi.Ru.Bi ovvero Flaminio Piccoli, Mariano Rumor e Antonio Bisaglia, i tre ministri democristiani originari rispettivamente di Trento, Vicenza e Rovigo che furono i promotori dell’opera.
La val d’Astico, una delle più belle e verdi vallate vicentine, rischia nuovamente di essere deturpata dalla realizzazione del tratto autostradale A31 Valdastico Nord. Quest’opera si caratterizza per un costo di realizzazione stimato in oltre due miliardi di Euro, pari a 49mln €/km, e flussi di traffico modesti, ma provocherebbe danni ambientali gravissimi e difficili da contenere.CC 2014.12.17 Valdastico 004Viene proposta e sostenuta solo dalla società che gestisce la A4 Brescia-Padova. In un’ottica di progresso sostenibile e di alternative al trasporto su gomma, numerosi comitati di cittadini e la stessa Provincia Autonoma di Trento sono fortemente contrari al completamento dei lavori.
In particolare la Provincia Autonoma di Trento si è sempre opposta all’intera opera sostenendo che il completamento porterebbe un aggravio dei problemi di traffico dell’autostrada A22 e della viabilità esterna senza risolvere i problemi della SS47 della Valsugana. Un’ulteriore ragione che la provincia autonoma di Trento adduce al suo no è la politica seguita dall’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino per il trasferimento delle merci su rotaia, che oltre sull’investimento nella galleria di base del Brennero, si fonda sul lavoro dell’interporto di Verona che verrebbe bypassato dal traffico pesante diretto a nord proveniente dalle aree di Padova-Ferrara e Venezia-Udine.
Nel frattempo sabato 15 novembre a Besenello, in Trentino, è stata inaugurata una statua: una scultura alta tre metri in legno di cedro, del peso di oltre quattro quintali denominata Guerriero contro la Pi.Ru.Bi.CC 2014.12.17 Valdastico 003La vicenda della A31 è stata segnata anche dal ritrovamento rifiuti speciali industriali e scarti di fonderia, che ha comportato il rallentamento dei lavori per effetto di alcune indagini portate avanti dalla Direzione nazionale antimafia di Venezia. Nell’area attorno all’autostrada furono rinvenuti scarti di lavorazione industriale in mezzo alle coltivazioni, e notevoli quantità di cromo riversato nei canali di irrigazione del granoturco. I sospetti partirono dopo che un cane morì intossicato e con l’intestino perforato per aver bevuto acqua da un fosso vicino al letto dell’autostrada. Dalle analisi realizzate emerse che cianuri, arsenico e piombo presenti nel terreno fossero ben superiori ai limiti di legge: rispettivamente 20, 35 e 30 µg/l, microgrammi per litro, oltre il limite. Ma anche nichel, 2 µg/l, cobalto, 4,70 µg/l, cadmio. 2 µg/l, cromo, 4,70 µg/l, selenio, 8 µg/l, mercurio, 0,3 µg/l, e amianto, 5 mg/l.
Il 31 luglio 2012 la Commissione Europea venne informata del rischio rifiuti nel timore che alcune norme europee in materia ambientale e di salute pubblica fossero state raggirate, ad esempio non considerando come rifiuti i materiali di scavo contaminati.
Il 6 luglio 2013 vennero iscritte nel registro degli indagati 27 persone per i reati di falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in forma organizzata. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, nel solo tratto da Agugliaro a Longare sarebbero stati sversati illegalmente oltre 150.000 m³ di rifiuti nocivi.
Il 12 febbraio 2010, il presidente della Provincia di Vicenza nonché dell’autostrada Brescia-Padova Attilio Schneck, annunciò di aver dato corso ad un bando europeo per la progettazione del tronco nord dell’autostrada da Piovene Rocchette all’Autobrennero, con innesto della Valdastico previsto presso il comune di Besenello, tra Rovereto e Trento.
L’8 agosto 2012 la Regione Veneto approva in via definitiva i lavori sulla Valdastico Nord, incurante dei ricorsi di Trento e nonostante che una sentenza della Corte Costituzionale, che il 21 febbraio 2011 ribadisse che qualsiasi opera, atto o progetto dell’arteria non potesse essere realizzato senza la preventiva intesa con la provincia autonoma di Trento.
Il 18 marzo 2013 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica approva l’avvio dei lavori di prosecuzione da Piovene Rocchette sino ai confini col Trentino e, da quella data a tutt’oggi, il Trentino continua a ribadire di essere contro il progetto del traforo della Valdastico.

Alberto C. Steiner