Il termine zafferano deriva dalla parola araba za῾farān o safaran, e questa spezia rossa ricavata dal fiore e utilizzata in cucina come condimento e colorazione dei cibi possiede proprietà medicamentose. Originaria del sudovest asiatico è la spezia più costosa al mondo: il suo prezzo può toccare i 5mila euro al chilo.
In Tibet lo zafferano è spesso un ingrediente degli incensi medicinali e l’Iran, il più grande produttore al mondo di zafferano, sta investendo moltissimo nella ricerca di possibili usi medicinali. Uno dei suoi gruppi di ricerca guidato da Shahin Akhondzadeh, dell’Ospedale Psichiatrico Roozbeh presso l’Università di Teheran di Scienze Mediche, ha studiato l’uso di diversi farmaci ed erbe per i disturbi mentali come la depressione, l’ADHD, l’Alzheimer, l’autismo, la dipendenza da oppiacei, l’epilessia. I risultati clinici suggeriscono che lo zafferano è un antidepressivo sicuro ed efficace e, in uno studio randomizzato, 30 mg di estratto in capsule per 6 settimane hanno portato a riduzione significativa della depressione rispetto a quelli trattati con placebo, e lo hanno fatto senza effetti collaterali evidenti. In un ulteriore lavoro preliminare lo zafferano è stato confrontato con la fluoxetina, impropriamente meglio nota come Prozac, e si è constatato che produce gli stessi effetti benefici del farmaco. Studi comparati fra Iran e Giappone hanno infine confermato un attività anticonvulsivante nel suo estratto.
E noi milanesi ben sappiamo come lo zafferano favorisca la produzione di endorfine e serotonina nella sua versione risotto giallo, con o senza ossobuco…
Sulla scorta di quell’esperienza è nato il manuale tecnico-scientifico di produzione dello zafferano L’Oro Rosso delle Alpi, che rappresenta un’accurata recensione di quanto noto in letteratura, sperimentato ed emerso dalle esperienze condotte in campo dai produttori, dagli studenti e dagli autori che hanno analizzato campioni, raccolto ed elaborato dati per delineare i caratteri di una produzione di pregio che a pieno titolo può inserirsi nel paniere di un’azienda agricola multifunzionale montana.
Il libro, interessante anche per lettori non specializzati, è disponibile in formato cartaceo presso la Segreteria dell’Università della Montagna.
Lorenzo Pozzi