Riprendo un breve articolo pubblicato oggi (27 febbraio per chi legge) dal notiziario online Miglio Verde, che chiarisce la propria connotazione ideologica nel disclaimer dove si definisce indipendentista: Ecco il 50° segnale della ripresa: 4 bellunesi su 10 vogliono emigrare, di Luigi Cortinovis.
Riporta la stampa locale: più di 4 giovani bellunesi ogni 10 vogliono scappare, abbandonare la loro terra, anche se ne sono innamorati, perché non trovano lavoro e, soprattutto, i traspori sono un disastro. È quanto emerge dall’interessante progetto ‘Giovani e montagna: quale lavoro’ (Jugend, Berge und Arbeit) che ha dato come risultato un’indagine corposa svolta dal Gal Alto Bellunese e dalla Fondazione Angelini nell’Alto Bellunese (Cadore, Ampezzano, Agordino), in collaborazione con i partner Kammer für Arbeiter und Angestellte für Tirol per l’Osttirol e Bezirksgemeinenschaft Pustertal, Comunità Comprensoriale della Val Pusteria.
Gli intervistati credono che l’autogoverno della provincia potrebbe rappresentare una svolta a anche per loro. Ma dopo vent’anni di promesse e finché i veneti saranno solo mucche da mungere, con la complicità dei veneti stessi peraltro, a quei 4 e passa di cui sopra non resta che cercare un biglietto di sola andata.”
A qualche cosa devi pur rinunciare
in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere
perciò adesso non recriminare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se proprio non trovi niente da fare,
non fare la vittima se ti devi sacrificare,
perché in nome del progresso della nazione,
in fondo in fondo puoi sempre emigrare.
Alberto C. Steiner