Distributore automatico di sacchetti biodegradabili

Storia minima di una piccola grande virtù aziendale. La società Eredi di Parma Pietro di Cornate d’Adda in provincia di Monza e Brianza, azienda di antica storia già attiva nel comparto della carpenteria metallica: punzonatura, piegatura, saldatura e taglio laser di acciaio inox e alluminio, cesoiatura e taglio ad acqua ha saputo osservarsi per superare l’attuale crisi generalizzata che ha colpito ogni settore, non escluso quello della metallurgia, rinnovandosi anziché abbandonare o delocalizzare.
Ha inventato un sistema automatico a gettoniera per la distribuzione di sacchetti biodegradabili e compostabili per la raccolta differenziata della frazione umida.KL Cesec CV 2014.02.01 Distributore Automatico di sacchetti per la frazione umidaL’apparenza è quella di un qualsiasi distributore automatico: struttura in acciaio verniciato, smaltato e trattato adatto ad essere posizionato all’interno di un edificio o, quanto meno, al coperto. Quattro ruote di cui due orientabili, con freno di stazionamento, consentono di spostare il manufatto, alto come un normale frigorifero con congelatore, profondo quanto un comune armadio domestico e pesante poco meno di 200 chilogrammi.
La sua capacità di carico assomma a 150 rotoli da 20 sacchetti da 10 litri ciascuno realizzati in Mater-bi, prelevabili da uno sportello situato sul frontale. L’ordine è attivato da una gettoniera ed eventualmente da un lettore di badge.
Il distributore,alimentato in ingresso da una comune presa a 220Vca, ma può essere alimentato da pannello solare, è dotato di un trasformatore-raddrizzatore per l’uscita di azionamento a 12Vcc 6A 72W: un consumo di energia elettrica quasi nullo, quindi.
Personalizzabile nei colori e nei loghi di pertinenza dei committenti: comuni, consorzi, uffici pubblici, centri commerciali, ospedali, autolavaggi automatici, piazzole autostradali e qualunque altro ambito la consapevolezza ecosostenibile dell’utilizzatore possa suggerire, lo si trova sempre più frequentemente in vie e piazze dei comuni della Brianza e dell’Est milanese e, secondo le informazioni in nostro possesso, viene sempre più frequentemente utilizzato per il prelievo di sacchetti anche in considerazione del loro modestissimo costo.
Precisiamo, nello stile aulico che ci contraddistingue, che non facciamo marchette. Ne parliamo quindi non certamente per fare pubblicità all’azienda produttrice – che anzi nulla sa di questo articolo – bensì per indicare come, con attenzione alle problematiche dell’ecosostenibilità, un po’ di inventiva e modesti investimenti sia possibile contribuire a cambiare il mondo. Come canta il Liga: basta poco…

Malleus