L’elisoccorso non è un taxi per idioti

Naturalmente il Pd ha votato contro per la nota teoria che tutto è dovuto, anche agli arroganti e agli imbecilli.Cesec CondiVivere 2015.03.13 Elisoccorso Valtellina 001Ma con 38 voti a favore e 27 contrari è finalmente passata la legge che impone una compartecipazione alle spese per gli interventi del soccorso alpino e dell’elisoccorso in montagna, qualora l’escursionista non debba ricorrere ad accertamenti diagnostici e cure.
L’esborso potrà essere maggiorato in caso di comportamento imprudente e sarà compito della sala operativa regionale di AREU 118 classificare gli interventi di soccorso, in coordinamento con l’èquipe di soccorso sanitario. Le tariffe della compartecipazione alle spese saranno stabilite dalla giunta regionale entro 120 giorni dall’entrata in  vigore della legge, tenendo conto del fatto che un’uscita dell’elisoccorso costa mediamente 9mila Euro. Per tacere del rischio al quale sono esposti operatori e mezzi, soprattutto in caso di avverse condizioni meteo.
Al richiedente soccorso verrà chiesto al massimo il 50% del costo effettivo del servizio, mentre per i residenti in Lombardia è prevista una riduzione del 30% sul costo a carico. Naturalmente nulla sarà dovuto in caso di effettiva emergenza non causata dall’aver trasgredito alle norme di prudenza o ai divieti.
Nel 2014 in Lombardia il CNSAS, Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ha effettuato 1.155 interventi (985 nel 2013) soccorrendo 1.216 persone (1.060 nel 2013). All’8 marzo 2015 risultano svolti 133 interventi, 4 dei quali causati da incapacità con il coinvolgimento di 14 persone infortunate.
Puntando all’educazione e alla promozione del turismo responsabile, l’assemblea regionale ha inoltre approvato a maggioranza – 36 voti a favore, 28 contrari – un ordine del giorno che propone un’opera di sensibilizzazione dei cittadini perché affrontino con la dovuta preparazione e con il  necessario equipaggiamento le attività ricreative a più elevato rischio.

ACS